Google Website Translator Gadget

mercoledì 25 agosto 2010

C'è silenzio lassù

Ho messo mio padre di sopra...
Comincia così, in modo crudo ed inquietante questo libro che mi ha particolarmente colpito.
Vi confesso che pur non ritrovandomi nelle vicende narrate, un padre-padrone e un amore col fratello gemello, ho sentito questa storia molto mia: i pensieri, le dinamiche, le sofferenze raccontate pur non appartenendomi le ho "respirate" con un'intensità a tratti dolorosa. Scritto così bene e talmente "intimo" da penetrarvi sottopelle, lo consiglio a tutti voi anche se, vi avverto, non sarà una lettura di spensieratezza e svago.
Ecco le note del libro, per darvi un'idea del romanzo C'E' SILENZIO LASSU' di Gerbrand Bakker:
Lassù, in un angolo dimenticato dell'Olanda del Nord, la terra è piatta come la vita di chi la abita. Lassù, dalla stanza fredda al primo piano della cascina dove Helmer ha appena rinchiuso il padre vecchio e infermo, non viene più nessun rumore. È la vendetta crudele e incruenta di un figlio costretto a vivere per decenni una vita non sua: dalla morte del fratello gemello in un incidente, lo studente di lettere con pochi soldi e tanti sogni di poesia e di città è tornato in campagna a mungere le vacche, e non ha più smesso. Da quella tragica sera gli anni si sono volatilizzati nella ripetizione meccanica di gesti quotidiani, nel rancore e in una nostalgia senza nome. Ma quella vendetta è anche la prima vera scelta mai compiuta da Helmer, il primo passo verso una riappacificazione con il padre e con se stesso. E sarà una lettera, una richiesta di aiuto da parte della bellissima fidanzata del fratello perduto, la scintilla che lo porterà sulla via dell'emancipazione: forse è proprio quando il cono di luce della vita si restringe che un futuro diverso appare possibile.


Con una carica omoerotica dei personaggi, oltre al rapporto col padre, Helmer racconta quello simbiotico con il fratello gemello, Henk.
Qui un passo del libro:


"E' stato soltanto dopo aver compiuto gli otto anni che ho avuto una stanza tutta per me [...]. Ho resistito da solo per tre notti. La quarta sono tornato nella mia vera camera e mi sono infilato sotto le coperte di Henk. "Cosa fai?" ha sussurrato lui tanto per dire qualcosa. Non ho risposto. Era disteso sul fianco e io mi sono rannicchiato contro di lui, spingendo i piedi tra i suoi. [...] Lui non veniva mai in camera mia. La mia era una camera solitaria, abbandonata, avrei dovuto andare a dormire al piano di sotto già da molto tempo. [...] Verso la fine delle elementari [...], ho smesso di andare ogni notte in camera di Henk. Capitava una volta alla settimana, o al massimo due. Quando le finestre erano coperte da arabeschi di ghiaccio, dormivamo in pigiama sotto pesanti strati di coperte. Se faceva caldo, stavamo nudi sotto un lenzuolo. I nostri corpi si incastravano. [...] Compivamo gli anni insieme, avevamo amici insieme, fino a quattordici anni facevamo la doccia insieme. Finché papà un sabato sera non ci aveva separato. "Prima uno, poi l'altro", aveva detto. "Inutile" aveva risposto la mamma più tardi, quando ci eravamo lamentati con lei. "State diventando uomini." E allora? avevamo pensato noi, senza dire niente. [...] D'estate andavamo al mulino Bosman. Uno di fronte all'altro, ci strusciavamo contro le sbarre di ferro, sotto lo sguardo delle pecore. Grasso unto, pelle illuminata dal sole, erba secca e sudore salato. Nuvole alte e allodole che, per quanto facessimo del nostro meglio, non riuscivamo a vedere. Eravamo un tutt'uno, eravamo due ragazzi con un solo corpo. Ma poi era arrivata Riet. Quando, nel gennaio del 1966, ero entrato in camera sua e stavo per infilarmi a letto con lui, mi aveva mandato via. "Sparisci", aveva detto. Gli avevo chiesto perché. "Idiota", aveva detto. Uscendo dalla sua camera l'avevo sentito sospirare con disapprovazione. Ero tornato tremante nel mio letto. La temperatura era sotto zero, il nuovo anno era appena iniziato e la mattina dopo la finestra era coperta da cima a fondo di arabeschi di ghiaccio. Eravamo diventati due gemelli con due corpi.

Tra gli scontri con il padre, le consolazioni con il bracciante, dal vecchio inviso
"Non so cosa sia successo nella casetta, ma ero contento che se ne andasse", dice quasi incomprensibile. "Cosa?" "Baciarsi", sospira. "Gli uomini non si baciano".
la narrazione continua lenta, inesorabile, lineare, piana ma mai noiosa.


Pure il giovane garzone, neo-arrivato, anch'egli di nome Henk come il fratello gemello, porterà qualche subbuglio:
Nel retrocucina mi tolgo i vestiti e li butto nella cesta della biancheria sporca. Suoni di tv arrivano dal salotto. Entro in bagno e apro i rubinetti. Prima mi lavo i capelli, con lo shampoo di Henk. Quando riappoggio il flacone sulla mensola sotto lo specchio la porta si apre. Lui entra in bagno e chiude la porta dietro di sé. "Cosa fai?", chiedo togliendomi la schiuma dagli occhi. "Voglio fare la doccia", dice. "Non vedi che ci sono io?" "Si", dice. Si toglie la maglietta. "Usi il mio shampoo?" "Si." "Non fa niente." "Vattene, Henk", dico. "Perchè?" "Perchè lo dico io." "Ah!" esclama lui. "Chi comanda qui?" Mi sta di fronte con la maglietta tenuta con noncuranza nella mano destra. Mi guarda stupito. "Cosa c'è?" "Chi comanda qui?" ripeto. La schiuma inizia a pizzicarmi il cuoio capelluto e ho la testa che ronza. Sono diventato mio padre. Non mi vergogno, non provo nessuna necessità di nascondere la mia nudità. Henk continua a guardarmi, lo vedo riflettere, lo vedo cercare qualcosa da dire....

Vi avviso che non troverete eroticità con dettagli scabrosi. Ma il racconto scava talmente dentro nelle frustrazioni, desideri e dubbi di ciascuno che non potrete non lasciarvi coinvolgere e interrogare.
Una storia intima, anche terapeutica, per ogni uomo alla ricerca di se.

8 commenti:

  1. Bello, mi hai fatto venire voglia di leggerlo!

    RispondiElimina
  2. Grazie (In)cinsapevole per avermi fatto conoscere questo libro. Da come ne parli e da quello che ho letto, sembra davvero un libro che merita un posto sulla mensola al più presto.. A presto ^-^

    RispondiElimina
  3. @ Kalepo e FrAnCeScO - Il libro merita davvero: l'ho molto amato e qui l'ho consigliato anche perchè credo possa davvero interessare ai lettori del blog

    RispondiElimina
  4. Grazie della recensione, penso che lo comprerò questo libro.

    RispondiElimina
  5. Non conoscevo per nulla questo libro, ma ti assicuro che mi hai incuriosito parecchio, appena passo in libreria ci do subitissimo un ochhiata...
    PS sono riuscito a ripristinare il video sul post di ieri... finalmente è ritornato il ragazzo sotto la doccia :p

    RispondiElimina
  6. sembra veramente interessante il libro... lo comprero' appena possibile.
    A proposito, ehi (in)consapevole, perche' il mio blog non comprare fra quelli che consigli? Rimedia subito eh!!!
    :D scherzo... bel blog!

    RispondiElimina
  7. @ loran & Majin79 - poi, se vorrete, mi darete il vostro parere.

    @ Giovane Bisex - scherzi, scherzi, ma la butti sempre... ;-) Hai un bel blog, lo curi bene, lo aggiorni spesso...sta tranquillo, naviga già in ottime acque senza aiutini. Ma sulla fiducia... obbedisco! Ecco fatto!

    RispondiElimina
  8. Grazie, il libro e' finito nella mia lista dei desideri su aNobii ! Teo

    RispondiElimina

Se vuoi dir la tua, commenta qui:

Related Posts with Thumbnails