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giovedì 14 ottobre 2010

Le parole d'altri, che senti tue




Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci,non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso,e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso,ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac. Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello. (A. Baricco - Oceano Mare)


e ancora, la frase del "Questo sono un po' io"



5 commenti:

  1. Dolce, un dolce sorriso! Io... io ero... La mia maschera da etero l'ho messa da parte!
    Per ora non mi serve! Un bacio!

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  2. Un abbraccio, e come diceva il protagonista dei "I ponti di Madison County" bisogna considerare i cambiamenti come qualcosa su cui ci si può contare, come un oppurtunità che la vita ci offre.

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  3. Io penso che la vita sia fatta di cambiamenti, questi cambiamenti non sono sempre indolori, ma di certo ci aprono gli occhi su quello che siamo e soprattutto su quello che vogliamo... più che altro credo che l'importante sia imparare da ciò che ci accade e non lasciarli come dolore senza senso...
    Ciao, un abbracione.

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  4. Un bacio (Gaihardo), un abbraccio (MicrOO), un abbraccio (loran) e un abbraccione (Majin79). Vi abbraccio anch'io! :)

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