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domenica 31 ottobre 2010

Paccoween

Curiosi, strani, mostruosi, enormi: pacchi e pacchetti per Halloween.







E l'eccitante opera di Loran, per tutti noi!

sabato 30 ottobre 2010

Non hai la faccia come il culo...peccato!

Nelle doccie stasera ho notato un culo. Un gran bel culetto, sodo, definito, alto, bianco candido su un corpo abbronzato. L'ho notato solo stasera, ma il tizio viene in palestra da tempo immemorabile. E perchè non l'avevo mai avvistato prima?
Perchè mi fermavo a guardare il volto e il soggetto che, ne per bellezza, ne per l'età (forse 55enne) mai mi ha attirato. Anzi devo dire che neppure mi è mai stato simpatico... un tipetto supponente.
Così non ho mai prestato attenzione, sbagliando. Ha ragione chi consiglia di non essere mai prevenuti. Se solo avessi abbassato lo sguardo qualche volta mi sarei accorto di quanto vi sia, in quell'uomo, una condizione tra viso ed il culo inversamente proporzionale - tanto brutto su, quanto bello giù.
Ma vi assicuro, un sedere così a mandolino, fa un baffo a tanti altri di bei giovani palestrati. Complimenti allo "zietto" anche se... caspita, quel volto e quel carattere comunque frena certi bollori.

Ma di culo parliamo e culo sia. Carrellatina soda soda, di tutti i tipi, per tutti i gusti ;-)



  Questo tizio in canotta e cappuccio mi fa impazzire!

E per il gran finale, una doppietta da cliccare: ingrandite e godete dei particolari!

Che goliardone che sono... dai, cerco di recuperare e vi dedico un po' di cul-tura!

mercoledì 27 ottobre 2010

Risveglio con foga

Oggi porno.
Due uomini abbracciati, dormienti su un letto. Uno con un'erezione vistosa nello slip.
L'amico si sveglia e notando l'eccitazione del dormiente inizia a prodigarsi in un bel lavoretto di bocca. Chi non vorrebbe essere svegliato sentendo il proprio membro tra l'umido di calde labbra?
Ma quello che presagisce essere un dolce risveglio si trasforma subito in una sessione di sesso bollente fatta con foga.

Dopo un periodo di malinconia, romanticismo, sogni di abbracci e baci, stasera mi va la visione di un po' di sesso deciso.

Il video è bollente. Occhio alle ustioni (alle mani e al...) ;-)





Tutti amano Sofficiotto

C'è chi reclama aggiornamenti. In effetti sono passati dieci giorni da quando vi ho parlato di "Sofficiotto" in questo post ma poi non vi ho più raccontato nulla.
Non l'ho più visto? E' finito l'idillio? Il ragazzo mi snobba? No, niente di tutto cio. Ma andiamo per ordine.
Dopo quel post molti di voi mi hanno spinto a fare dei passi avanti verso il giovane dal grosso pisellone e dai capezzoli scuri. Mi avete spronato a fare qualche mossa, a proporre una birra insieme ed io, molto coi piedi per terra ho detto "niente illusioni ma niente limiti alla provvidenza". Così, qualche giorno dopo, mentre son sdraiato sulla panca a fare i primi esercizi della serata, sento un tocco, un piccolo buffetto sulle mie gambe e lui è lì.
"Ciao, tutto bene? Volevo solo salutarti. Stasera me ne vado presto".

Ora immaginate un quarantenne represso e depresso cosa può pensare. Cioè "quello-veramente-è-venuto-appositissimamente-da-me-proprio-da-me-a-salutarmi?" Ho le traveggole. Cosa significa quel saluto? Cosa significa quel buffetto? Uno più uno non fa forse due? Mannaggia, peccato solo  che lui se ne sia già andato stasera. Ma mi si rizzano i capelli (e non solo). Era lunedi.

Mercoledì. Arrivo in palestra. La speranza che Sofficiotto (ma come cavolo si chiama in realtà?) sia lì è alta. C'è. Entro in sala e me lo trovo proprio vicino alla panca dove mi sto dirigendo. Lui, sotto sforzo, sta lavorando sui pettorali... e che pettorali!!! Fa l'occhiolino. Un occhiolino da saluto, non pensate male (o bene). Finito il suo esercizio, si alza e viene da me. Saluta. Sorride. Due chiacchiere due, banalissime, della serie "siamo ancora qui a sudare..." e poi un "ti lascio ai tuoi esercizi". 
Ma quanto è simpatico 'sto ragazzo!

Faccio tutta la sera a tenerlo d'occhio e vedo però che l'atteggiamento così espansivo, estremamente socievole ce l'ha con molti. Due chiacchiere, un sorriso, un buffetto con tutti.
Ecco. 
Non erano attenzioni per me.
E' lui che è così. 
Di carattere. 
Spontaneo.

Vabbè, un briciolo di delusione ma davvero niente illusioni. "Sofficiotto" sarebbe stato troppo per me.
Però mi piace. A parte che è proprio bello, fisicamente parlando. E' pure una bella personcina caratterialmente. Solare, di amabile conversazione, interessato alla gente. Ma che bravo!
Vado in doccia. Qualche minuto dopo arriva anche lui. Sotto la doccia siamo in 4. E lui, anche lì, si intrattiene chiacchierando con tutti. Non posso non guardarlo nell'interezza della sua nudità, non posso non ritornare a osservare quel sofficiotto che avevo incontrato a minima distanza.
Ci chiede quante volte ci alleniamo in una settimana, quando ritorneremo in palestra, parla della sua volontà a riprendere ad allenarsi "seriamente" dice lui e tutti noi gli facciam notare che lui ha un fisico che pare non abbia mai smesso di allenarsi. Lui ringrazia, un po' si schernisce...

Sembriamo sincronizzati quella sera io e lui. Tempi di allenamento uguali, docce insieme e usciamo dalla palestra ancora insieme. Lo saluto, ma lui mi intrattiene ancora mentre andiamo verso il parcheggio delle auto. "Cosa mangerai stasera? Io qualunque cosa, basta trovarlo pronto grazie alla mamma..."
Io rispondo ma poi dico "senti, non ci siamo ancora presentati ufficialmente, parliamo sempre ma non so il tuo nome". Porgo la mano e mi presento. Lui: "molto piacere: A.!"

Ecco, un'altro A., non è possibile! Vorrei dirgli: non ti puoi chiamare così! Mandi in confusione i miei lettori nel blog. 
Ma non posso. 
Quindi cari ragazzi, per non creare confusioni lui continua a chiamarsi Sofficiotto, ok?

Venerdì e stasera. Sofficiotto è sempre in palestra. Ed è sempre carino con tutti. Carino con tutti significa che è anche carino con me. Anche stasera mi cerca, mi parla, mi ascolta.
Lo fa con me ma lo fa anche con altri.
E tutti interagiscono volentieri con lui. Tutti amano Sofficiotto!
Il mio gaydar è ancora indeciso. Potrebbe essere gay? Non è impossibile. Non ha la ragazza, cura molto il suo corpo, è particolarmente solare.
D'altro lato però, a parte questa sua espansività e voglia di contatto umano, non leggo nei suoi atteggiamenti o negli sguardi un certo interesse o una particolare malizia. Aspettiamo ancora un po'...

Intanto io me lo coltivo. Le presentazioni ufficiali ci sono state.
Lui come personcina è amabile e riuscire a tenermelo a distanza ravvicinata mi permette di condividere almeno qualche immagine che mi risolleva il morale: due capezzoli scuri e grandi e un "sofficiotto" da "baciare".

lunedì 25 ottobre 2010

Parole di donna

Una mia collega diceva oggi che per una donna, la cosa più erotica in un uomo, sono le sue parole.
Un affabulatore è per lei irresistibile.

Mi domandavo qual è la cosa che a me più erotizza in un uomo. Lasciamo stare i particolari intimi che a gioco-forza smuovono gli ormoni. Forse i movimenti? La postura? Il suo pensiero?
Ci ho pensato per un po' e ho convenuto che forse è lo sguardo.
Ad esempio, questa carrellata non vi provoca?

Questo ragazzo merita di essere cliccato e visto in big-size. Due occhi che mi devastano.





Quella maniglia

Mi ritrovo a pensare alle occasioni perdute, agli sbagli fatti.
Ci piango su. Un po' ci rido.
Sono qui ancora a raccontare, non è stato tutto sbagliato, non va tutto male.
Ma alla sera talvolta arriva la malinconia. E va bene anche quella. Perchè crea uno struggimento che mi svuota, che cerco. Un modo per lasciare andare le tensioni, liberarsi e poi, ricominciare.

Quante occasioni perse. Per quante mi devo rimproverare?
Quante ancora, pur conoscendo lo sbaglio le rifarei pari-pari perchè, comunque... "era giusto così"?
Ci penso e ci ripenso. E mi ripeto cose che mi son già detto.


C'è una scena, magistrale, ne "I ponti di Madison County", dove tutto va nel modo sbagliato o dove tutto va come deve andare. Ogni volta che la rivedo, e so già come va a finire, resto col fiato sospeso. Ogni volta, da cretino, spero che cambi il finale. Che venga dato un secondo in più, uno scatto in più nella maniglia. Allora si che tutto sarebbe diverso.
Eppure non va così e appunto, va come deve andare.
La mia domanda è: perche?

sabato 23 ottobre 2010

Corpo forestale

Tu sei ancora mezzo assonnato in fila all'ufficio postale, ti sei svegliato con il classico mal di testa del sabato e ti trascini nell'orda di persone più o meno impazienti, ascolti le chiacchiere di chi si lamenta per qualcosa (che c'è sempre qualcosa di cui lamentarsi), vigilante quanto basta per evitare di essere sorpassato dai furbini, sbuffi tra te e te alle parole di chiacchiericcio di cortesia sulle mezze stagioni che non ci sono più, del tutto bene in famiglia, e la sorella? ma non mi dica... finchè arriva il tuo turno dopo mezz'ora abbondante d'attesa. Una mezz'ora di noia. Sbrighi le tue pratiche e te ne stai andando quando BAM, un fulmine a ciel sereno ti risveglia dal torpore di una giornata grigia.
In fila allo sportello, proprio ora che stai lasciando quel limbo di posto, c'è l'emblema dell'uomo che vorresti sbatterti e da cui farti sbattere in un letto:
GIOVINOTTO TRENTENNE
OCCHI SCURI E LABBRA DA BACIO, BELLISSIMO
BARBA LUNGA-FINTO-SELVATICO MA CURATISSIMA
ALTO, SPALLE IMPONENTI E MAGRO,
IN DIVISA!

E' una guardia del corpo forestale (e si che dalle mie parti, di foreste proprio.... manco mezza), così figo che ti chiedi se quell'uniforme non la indossi per finta solo nelle sfilate del gay pride mentre in realtà lui non faccia il modello.
Mazzaquantafigagginec'èingiro!!!
Ma fuori, parcheggiata, c'è la panda 4x4 proprio della forestale e quindi, qui tocca informarsi su dove si trovi la stazione più vicina. Perchè quel corpo (oh che corpo!) mi piace e quella barba fintamente incolta pare il preludio ad altre più interessanti foreste.
Quasi quasi faccio il bracconiere, sperando in un fermo con accurata perquisizione...

Oggi quindi carrellata di ometti in barba o divisa. Per non dimenticare ;-)








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