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domenica 30 settembre 2012

A-mare

Nudi in spiaggia.
Un letto, un luogo appartato sotto la scogliera e il mare che si apre davanti a te.
Una coppia che fa l'amore.
E forse questo che si vede non è neanche un porno.
Ci sono i classici pompini, il rimming, la scopata in più posizioni. Ma ci sono tanti baci e carezze che in un porno non vedi in così gran quantità. Non è solo il sesso, sembra l'amore.
E c'è sempre il rumore della risacca in sottofondo.






Un bel video da guardarsi in tranquillità e con cui segarsi piano piano.

1a parte:
2a parte:

sabato 29 settembre 2012

Cose in comune

Ecco dove l'avevo visto!
Oggi alla prova del cuoco c'era come ospite un gran bonazzo. Tutto tirato a bello, tutto molto figo. Azz... che splendore! Quanti anni avrà? mi chiedo. Ma mi chiedo anche quale sia il suo nome (che non ho afferrato in trasmissione) perchè il personaggio da qualche parte l'ho già incrociato.
No, non nelle fiction che scopro ora su Wikipedia aver girato. Non a teatro. Al cinema forse? Si, ecco, in Mine Vaganti
Ma il nome proprio non mi viene.
E allora messaggio a L.: "Gira sulla prova del cuoco, c'è un figo da paura che non so chi sia. Forse che sia della nostra "parrocchia"? Speriamo"
Risposta immediata: "Daniele Pecci. Mi piace da prima che mi piacessi tu ma non è dei nostri".
Delusione (come se cambiasse qualcosa per me se anche lo fosse stato).
Comunque lo guardo bene e mi si accende una lampadina. Ecco! Bocca, mento e barba ormai brizzolata assomigliano davvero a quelle di L.

Glielo scrivo: "Ha la bocca come la tua". E aggiungo "solo quella però" (sennò il mio ometto si monta la testa).
Il cafonazzo manco mi risponde. Solo ora, tardo pomeriggio mi manda un sms promettendo che il prossimo lavoretto orale sarà fatto da una bocca come quella di questo attore.
Interessante prospettiva, no?

Poi lo guardo bene per trovare altre rassomiglianze con L. No... altre non ne trovo.
E con me? Ci sarà qualcosa di (In)co che assomiglia al bel Daniele? Giusto per pareggiare qualcosina con l'amore mio...
No. Niente di niente.
Anzi si! Ma tocco un tasto dolente per L.
Io e Pecci abbiamo almeno la stessa... età!

Enjoy!




mercoledì 26 settembre 2012

Niente di lineare

Che sia l'amore che ti fa star bene lo hai capito.
E che il sesso che fai col tuo innamorato sia un piacere ineguagliabile è assodato.
Ormai si è l'uno nell'altro, negli scambi di vita ci si è conosciuti e ci si "coltiva" anche nell'assenza. Si è un tutt'uno anche nel letto: ogni bacio, ogni tocco è pienamente calibrato, paradossalmente calibrato con la massima spontaneità; il fatto è che sai cosa il tuo amore desidera e lui , parimenti, conosce le tue attese.
C'è pienezza.

Poi però c'è pure una vita lontana, fisicamente distante.
Tempi lunghi di attese e sere solitarie.
Tra l'ultima volta con L. e la prossima passeranno 3 settimane. A dicembre saranno due anni che va avanti così. Neanche più a torturarci come fare e se fare qualcosa. Solo prendere atto che è "così". E a barcamenarci.

Ma è in quel "così" che scattano altre pulsioni, la ricerca del piacere, la voglia di fisicità. C'è lo sfinimento del castrarsi nell'attesa, c'è il desiderio puramente, spudoratamente, vergognosamente e banalmente carnale. Mi dico che ho perso 40 anni a non dare anche ascolto al mio corpo e ora che lo so fare e lo voglio fare altri ostacoli si parano davanti. "Mai gli amori a distanza" mi si dirà.
E' con questo bisogno terra-terra e questo partir di testa che ci stiamo misurando in questo periodo.
Se lo racconto qui è perchè ne abbiam parlato io e L. e non abbiamo molto da aggiungere.


Anche quando capisci qual è la strada giusta, anche quando hai fatto tua la pienezza di cui parlavo all'inizio, continui a vivere questa contraddizione. E mai che una volta ci sia qualcosa di lineare nella vita: ma sempre tante e troppe ambivalenze, spreads, incoerenze.


L'amore è anche equilibrismo?

martedì 25 settembre 2012

Esercizi non previsti

Anche ieri sera mi son fatto la doccia con Brix...(ve ne avevo parlato qui)
Oddio, non so neppure come io riesca a rimanere a cazzo morto quando mi trovo nudo con lui. I miei pensieri e i miei occhi si perdono nel fisico splendido che ha. Lo guardo di sottecchi, ma lo guardo tutto. Fronte e retro.

2 anni fa era già un bel ragazzo, già un bel fisico ma non così definito. Ora è uno spettacolo e vorrei dirgli: basta! fermati così, non crescere ne diminuire più di un centimetro che sei PERFETTO.

Mi racconta la scheda nuova di esercizi che sta facendo e mi sorprendo e glielo dico: "ma è uguale, pari pari alla mia!?!"
Com'è possibile, visto che siamo con fisici e livelli del tutto differenti?
E poi, perchè a lui le schede che vengono date funzionano mentre per me ci vogliono tempi molto ma molto ben più lunghi?

Penso a questo e intanto gli guardo il cazzone, sempre barzotto, sempre un po' piegato a sinistra.
E penso che scheda o non scheda ci sarebbe un esercizio che vorrei tanto fare con lui:

domenica 23 settembre 2012

Quella cosa sui froci che i piloni capiscono

"Gay? Non è stato e non sarà mai un problema. "

Anche i non appassionati di rugby si sono imbattuti in questi anni nella figura di questo uomo, mezzo orso di stazza e mezzo leone di criniera che è considerato tra i migliori PILONI al mondo: Martin Castrogiovanni.

Perlomeno l'avrete visto durante l'estate quando ci veniva proposto in uno spot come colui che voleva partecipare alle olimpiadi (il rugby non è sport olimpico) infilandosi nei vari sport ma non gli riusciva.

Il pilone è colui che regge la mischia, giocatore di fisico possente, testa d'ariete della squadra, colui che  è chiamato ad effettuare il lavoro sporco.
Come simpaticamente raccontano quelli del Rugby Lainate
…si tratta di quegli individui grossi, tozzi e pelosi, a metà tra un mostro sanguinario e un nano da giardino, che si alzano per ultimi da una mischia rovinosa e che, malgrado tutto, vanno per primi al bar. L’occupazione principale dei piloni, giocando essi in prima linea, è quello di azzuffarsi in coloriti modi con i loro dirimpettai della squadra avversaria durante le mischie: prese per la gola, morsi agli orecchi, dita negli occhi sono tra le pratiche più gettonate; mentre il pilone destro è incastrato tra il proprio compagno tallonatore e il suo omologo avversario, il pilone sinistro tiene la faccia fuori dalla mischia, quindi è generalmente ignaro che il rugby è uno sport che si gioca con la palla. Normalmente i piloni grugniscono felicemente durante la partita nel buio della mischia, sperando di poter fornire qualche palla decente agli esterni.

Sempre in tono scherzoso nel rugby si dice che per fare il pilone non sia necessaria l'intelligenza...
Pensa te cosa ti vai ad immaginare quindi sul nostro Martin.

Invece Castro te lo ritrovi così: ironico
tenero

e tutt'altro che stupido.

Intervistato qualche giorno fa da Cristina Parodi e interrogato sul tema "gay", poco prima trattato in trasmissione con altri ospiti, Martin Castrogiovanni interviene così:

“Si sapeva di Gareth Thomas [qui il suo coming out] nell’ambiente. 
Ma non cambia nulla. 
Ognuno può fare quello che vuole della propria vita. 
Vengono accettati tutti nel rugby. E’ questo il bello di questo sport. 
C’è anche un arbitro che ha fatto coming out molto prima di Thomas. 
Ma non è stato e non sarà mai un problema. 
Lui è stato un grande giocatore, capitano del Galles, ma ci vuol più coraggio a fare coming out che a star lì nella mischia“.
Gareth Thomas, dopo il coming out, nella copertina del gay-magazine Attitude

Si sapeva nell'ambiente... dice Castrogiovanni. Immaginate giocatori impauriti sotto le docce? In imbarazzo? Intimoriti dal cadere di una saponetta? Incapaci di riconoscere l'autorità del capitano gayo?
Nulla di tutto ciò, vedete?

A dispetto delle imbarazzanti dichiarazioni estive dei calciatori della nazionale, ricordate le parole di Cassano: "Gay in Nazionale? Speriamo di no! Son froci, problemi loro![rivedi il video della dichiarazione]" ?

Verrebbe da dire che se ci arrivano pure i piloni, carissimi amici della palla rotonda, com'è che voi fate invece così fatica?
Ma vorrete riscattarvi, vero?

venerdì 21 settembre 2012

Questo Junior è Maxi!

Mi imbatto in questo modello, il suo nome è Junior Ferreira (brasiliano suppongo?).
Bene, mi incanta in ogni particolare. Mi affascina, mi accende, mi stimola l'ormone, mi erotizza, addirittura mi commuove. Junior un corno! Un uomo così è maxi! Cosa ne pensate?




il pacco non sembra Junior...





il sederino si... ed è ciò che mi piace...


Poverino... chi ti ha fatto arrabbiare? 
E cosa fai li seduto? Sei annoiato? Dai vatti a cambiare che usciamo a cena io e te...
GRAZIE!


giovedì 20 settembre 2012

Se mi freni con le mani

E' bellissimo. Mi sento potente.
Ti sono dentro e affondo i miei colpi. Una foga incontrollabile.
Vedo la tua smorfia ma non c'è nessun lamento.
Poi ti giro, le tue mani allontanano le mie cosce e vogliono frenarmi. Senza una parola ma in quel gesto mi implori di far piano, di non spingere troppo.
Ti adoro e cerco di calmarmi. Vorrei trattenermi. Tutto voglio, tranne che farti male.
Ma lo ammetto: questo tuo pararti mi fa spingere ancora di più.

Poi, le coccole.

martedì 18 settembre 2012

Come ti sistemo l'orso

Piccante e curioso questo video.
Partiamo dal protagonista, un attore un po' daddy, un po' bear, un Daddy-Bear insomma. Questo:
Si ritrova in casa con un bel giovane, un biondo muscoloso nudo e cazzuto che non fa altro che essere disponibile alla copulata.
Beh, il video poi parte come un classico,
abbracci e strusciamenti

poi le "attenzioni" vicendevoli dove il giovane pompa il maturo
il maturo ricambia al giovane
e ancora il biondo all'orso bruno, con l'orso che comanda l'azione con foga.
Ad animi accesi si passa a scaldare i motori. E l'orso controlla i comandi
mette un po' di lubrificante naturale
e poi fa (t)rombare i motori in una sessione di sesso potente e pare pure abbastanza dolorosa per il biondino che però resiste invischiato di piacere.


A gara finita per l'orso, il giovane decide che l'atmosfera è ancora calda e si può, anzi, si deve continuare. Daddy Bear pare d'accordo e il rito ricomincia, nell'ottica della versatilità più assoluta.



Noterete però come il grande Grizzly faticherà a sostenere la notevole nerchia del ragazzo. Le espressioni di dolore, durante la ripresa del video non riescono ad essere mascherate, fino ad avere uno scatto, una fuga verso il finale, dove l'orsone deve staccarsi e lasciar la posizione.
Quello è il segnale che non ce la fa più, e bisogna poi portare il film alla solita conclusione con schizzi, baci e abbracci.

Un video molto bollente, dove entrambi i partner suderanno sette camicie (che non hanno). 
Beh devo dire che le ho sudate pure io guardandolo, quindi preparatevi a surriscaldarvi per 25 minuti, qui:


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