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martedì 30 aprile 2013

Tempo passato


E' di questa intimità di cui ho bisogno.
Restare insieme nel letto a carezzarsi.
E respirar bisbigli dopo l'amore.

 



domenica 28 aprile 2013

Le mani ferme


Ne parlavo in un commento qualche giorno fa: non sono un appassionato di fingering e neppure all'uso dei dildo quando mi masturbo in solitaria. Non è questione di "non voler prendere in culo", sapete che son versatile ed ho ben presente il piacere che ne viene durante la stimolazione della prostata. E' invece un piacere e un desiderio che mi piace piuttosto realizzare con un partner.
Durante il sesso di coppia non riesco proprio a tenere le mani a posto. E' una cosa più forte di me e se solo mi si da il "la", le dita diventano più di una. Ne sa qualcosa anche qualche partner che invece, non amante di tale pratica allontana la mia mano.

Queste fotografie raccontano bene ciò che mi piace:




quest'ultima poi è da goduria proprio: sditalinare e sentire la reazione del retto che stringe e lascia andare, abbinato alla pulsione del cazzo, è un'esperienza da urlo.

Da maiali?
Ma anche no!
Niente di meglio come preparazione alla vera e propria scopata. Dopo un bel lavorino laggiù, tutto scivola liscio come l'olio.
Non è vero?

venerdì 26 aprile 2013

Da mille e una notte!

Curiosa la notizia che ho ritrovato su Corriere.it.
A Riyad, capitale dell'Arabia Saudita, si tiene ad aprile il Jenadrivah Heritage & Cultural Festival. Il 3 di aprile, tre uomini stanno allestendo il loro padiglione quando arriva la polizia religiosa del paese e li allontana con la forza perchè considerati troppo belli.
La «commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio» teme infatti che le visitatrici possano innamorarsi di quegli uomini «troppo sexy».

Tutta una scusa, sostengono in molti: in realtà il motivo dell'espulsione è una ritorsione a causa della presenza in quel padiglione di una artista femminile. Nei musulmani di area sunnita alle donne è vietato interagire con gli uomini alle quali non sono legate.
La notizia balza alle cronache e tutti crediamo che la reale motivazione sia proprio questa ritorsione.
Ma qualcuno incuriosito vuole verificare chi siano i tre uomini allontanati con la scusa/colpa di essere troppo belli, e si scopre che uno di loro, effettivamente, molto bello lo è per davvero.

Si chiama  Omar Borkan Al Gala, è un fotografo, attore e poeta e dalle foto trovate in rete devo dire che è veramente bello.
Sì, l'avrei allontanato anch'io, perchè un uomo così davvero mina la mia virtù e mi porta al vizio. Se guardo troppo queste foto mi faccio il callo alle mani.
Poi ci ripenso e mi dico che sarebbe da mille e una notte poter passare con lui almeno UNA notte
















Che ne pensate?
A me fa letteralmente impazzire.
Vi regalo ancora una foto, anzi due.
Questa appena sotto è secondo me spettacolare nella sua bellezza semplice e genuina, in t-shirt bianca. Quella sotto ancora, scorrete piano perchè (In)co vi mostra una foto di Omar con in mano il suo uccello. Uno spettacolo di uccello, anche lì, non c'è che dire!


Ecco!


giovedì 25 aprile 2013

Cazzo che pompa!

Il cazzo che fa capolino da sotto il boxer morbido, ancora floscio, ma le labbra si avvicinano. Lo cercano tra la stoffa, si infilano sotto, alzando il tessuto. Iniziano a succhiare, la lingua lavora, inumidisce, la nerchia si unturgidisce. Ormai è in bocca e cresce e viene lavorato di umido, di lingua, di affondi totali.

Togliere il boxer ora è d'obbligo, quella stoffa ingombra.
Toglierlo per pemettere un gioco completo, il cazzo fino in gola.
La testa premuta, la vogliamonta in chi pompa e in chi è pompato.

Per chi lo avesse perso, questa goduria la trovate  in quei 4 minuti di video pubblicato nel mio tumbr, a questo link
E' proprio il caso di dire: "Cazzo che pompa!"

martedì 23 aprile 2013

La presa per il culo

Qualche sera fa, ingrifato più che mai tra divano e tv, mi era scappato su twitter la frase "ho bisogno di punire qualcuno". Mi era venuto proprio quella parola, punire, che stava ad indicare un sesso fatto con molta foga.
E' un periodo così: un periodo che il (poco) sesso agito e la mia immaginazione si alimentano di bei sederini da scopare con impeto.
E' un periodo da ruolo "attivo".



Un periodo dove la goduria la sento particolarmente davanti a un bel paio di chiappe e a un passivo consenziente che mostra piacere nel sentirsi penetrato. Una delle cose che da sempre mi intrigano e la vista  fisica, materiale, del mio pene che si insinua in quel buco. L'occhio vuole, esige anche la sua parte. Quella visione è parte dell'eccitazione.

Ma io vi ho sempre detto anche di essere versatile. Mi piace prenderlo, mi piace soprattutto di fronte a un uomo davvero maschile.
Eppure, dalla fine della mia relazione ad oggi, 4 mesi e mezzo, l'ho dato ma non l'ho più preso. Non è capitato? Forse. Forse in realtà non l'ho neanche cercato.
Mi chiedo perchè.
Nella mia testa, agire la parte passiva mi richiede che vi sia un livello di coinvolgimento e di intimità maggiori e questo mi è più difficile con il primo capitato.
Cosa significa? Che sono "versatile prevalentemente attivo" o forse che semplicemente ci sono periodi che ci si vive più in un ruolo che nell'altro. O che l'essere top o bottom dipendono dalla persona che si incontra?

La fortuna avuta nella storia precedente fu quella di ritrovarmi pienamente versatile, con un'altra persona versatile. Non è sempre facile, ma forse del buon sesso nasce anche dal far collimare queste "preferenze".

Voi che ne pensate? Voi come la vivete?


domenica 21 aprile 2013

Il pericoloso piacere delle vite spiate e della scrittura


Quando tutto gira intorno al piacere del racconto delle vite degli altri. Il piacere voyeuristico dell'entrare di nascosto in altre storie e lasciarsele raccontare. Appassionarsi alle vicende, far crescere la curiosità, interrogarsi sul seguito, voler interagire seppure da esterno.
E' il tema del film "Nella Casa" che ho visto ieri sera al cinema, film che mi ha stupito e appassionato. E' un racconto che sta a metà tra un thriller e una commedia alla Woody Allen. Si sorride e si rimane spesso in sospensione, in attesa di un evento drammatico che sembra sempre imminente.
Un film che parte all'inizio di un anno scolastico dove un professore di lettere si appassiona ai temi a puntate di un alunno dal presente oscuro. Temi che raccontano in modo minuzioso e coinvolgente le visite presso la casa di un compagno di classe.
Il professore partirà dalla voglia di far emergere il naturale talento narrativo del ragazzo dandogli lezioni private di scrittura, ma userà lo studente per assecondare i suoi piaceri da voyeur. Il ragazzo da parte sua, sarà un abile manipolatore della vita del professore.

Non vado altro, ma ve lo consiglio, come film davvero piacevole e appassionante... che mi ha anche portato a una riflessione sul mio blog dove si intrecciano pruderie e racconti personali, che mi ha fatto chiedere dove, ciò che racconto, mi ha portato o mi sta portando, visto che come nel film, lo scritto interagisce poi con l'agito della mia quotidianità.
Una riflessione che mi ha fatto pensare a quanto il voyeurismo e la scrittura abbiano in comune due caratteristiche: essere pericolose e al tempo stesso essere entrambe creative.




giovedì 18 aprile 2013

Star bene nudi

In casa tutto l'inverno, la pelle ora reclama sole. La testa soprattutto.

Un sole che scalda
che porta libertà
e pure qualche occhiatina...

Non ho un gran fisico, non ho molto da esibire. Ma la nudità e il nudismo mi piacciono e mi fanno star bene.

martedì 16 aprile 2013

Non hai un preservativo?


Matteo si chiude alle spalle la porta della toilette. Nessuno li ha visti entrare, ma lo eccita pensare che qualcuno sentirà i rumori che faranno o li vedrà uscire furtivamente assieme.
Il ragazzo si volta e lo bacia, incastonandogli il viso tra le mani. Sei proprio uno schianto, dice come se lo volesse divorare.

Matteo si divincola e gli mette una mano tra le gambe. Il ragazzo -Marco? - già gli abbassa la cerniera dei pantaloni, li sbottona e li cala assieme alle mutande. Afferra il pene di Matteo, si siede sul bordo della tazza e inizia a succhiarglielo con forza, facendogli quasi male. Poi torna ad alzarsi, si slaccia e abbassa jeans e mutande anche lui, baciandolo ancora, ma subito si volta e piega in avanti. Matteo lo accarezza mentre con l'altra mano armeggia tra i pantaloni alla ricerca della tasca posteriore, del portafoglio, del preservativo che c'è dove dovrebbero stare le monetine. Che sollievo, è tutto come prima, nulla è cambiato e non serve che pensi. Marco è solo un'altra fotografia che con il tempo ingiallirà e sbiadirà nella sua memoria.

Mettimelo dentro.
Matteo indugia un istante, lascia ricadere i pantaloni che si afflosciano senza rumore e torna ad alzarsi. Solo poche settimane fa non avrebbe esitato, anche se forse, anzi probabilmente, era già infetto.
E se facesse finta di non saperlo? Probabilmente ha già scopato con qualcuno da quando è malato. Da quanto tempo sarà malato?

Sarà capitato cosi anche a lui? Qualcuno con cui è stato l'ha fatto senza proteggersi perché non sapeva o aveva fìnto di non sapere?
Non hai un preservativo? Getta in aria quella monetina indifferente al suo responso, anzi sperando che il ragazzo non ce l'abbia o non lo voglia sprecare.
No, ma non importa. Sono sano, non preoccuparti. Anche tu sei sano, no?
Certo, gli risponde Matteo. Sono sano anch'io.
Allora dai, infilamelo dentro.
In effetti cosa ha da perdere? Anche lui ha pagato per la propria incoscienza. Non sarebbe certo la fine del mondo se accadesse anche a questo ragazzo di Reggio Calabria che forse si chiama Marco. Un giorno gli verrebbe un dubbio o una semplice curiosità, andrebbe a fare il test e a cuor leggero lo ritirerebbe, avrebbe uno shock, gli verrebbe un colpo, spererebbe con tutto se stesso in un errore degli analisti e si sentirebbe un idiota, ma soprattutto avrebbe la totale certezza che la sua vita sarebbe finita lì.

Glielo infila dentro. E' la sua vendetta contro quei maledetti finocchi che l'hanno contagiato. Nessuno lo giudicherà mai per ciò che sta facendo, non esistono inferno o paradiso, dei o demoni ai quali il suo gesto piacerà o spiacerà. Continua a spingere, sorridendo.

Cazzo, sei proprio un fico. La voce del ragazzo è rotta dall'affanno mentre toglie una mano dalla parete e la fa scorrere lungo la coscia abbronzata di Matteo.
Ma Matteo pensa a Francesco, al suo corpo asciutto e duro e alla pelle che conosce in ogni centimetro, con la stessa passione che i primi tempi c'era tra di loro e che adesso, necessariamente, si è sopita.

Lo vede prono nel cesso di un treno che stupidamente si fida di un figlio di puttana come Matteo. Anzi, è proprio lui che lo sta scopando e uccidendo. Quel bastardo gli mente, omette la verità, e Francesco è uno scemo a fidarsi di uno sconosciuto... Ma è Francesco. E anche tante altre cose, non solo un ingenuo imbecille: è uno scrittore, un ottimo cuoco, un esperto e raffinato collezionista di musica, una persona sensibile e dolce. E il suo amore, il suo unico e grande amore. Il figlio di puttana sta distruggendo tutto quello? Lo vorrebbe uccidere, prendere una mazza e fracassagli i denti, farglieli sputare e infierire sul suo corpo accasciato a terra, in quel cesso squallido e bollente. Su un treno... Come si può distruggere la vita di qualcuno nel cesso di un treno?
Si ferma e lo tira fuori. Rialza mutande e pantaloni, preparandosi a uscire da quel loculo soffocante.
Marco non capisce cosa stia accadendo e si volta. Che succede?
Non mi va più di farlo, gli risponde Matteo furioso. Vorrebbe picchiarlo. Picchiarlo come se fosse lui l'infetto e avesse cercato di contagiarlo. Ammazzarlo, anche lui.
Come non ti va più? Ero quasi venuto...

Rivestiti idiota. Lo strattona, sperando che lui reagisca per avere una scusa e picchiarlo davvero. Ora esco io. Aspetta qualche minuto e poi esci tu.
Il ragazzo si alza, rabbioso e pronto a lamentarsi, ma non appena vede la furia negli occhi di Matteo si ammutolisce.
Tiene lo sguardo basso mentre Matteo riapre la porta, si guarda attorno ed esce.
Attende, come gli è stato ordinato. Si specchia e sistema i capelli, ridacchiando tra se e se. Il suo amante occasionale doveva essere un balordo o un pazzo, ma almeno avrà un aneddoto divertente e assurdo da raccontare agli amici. Chissà che facce faranno?
Che gente strana c'è in giro, dirà Marcello.

Probabilmente gliel'hai fatto ammosciare, lo sfotterà Luca.
Ora se lo chiede anche lui, sentendosi colpevole e sbagliato. Non sono abbastanza bello?
Poi esce, torna al vagone e al loro scomparto preoccupato di come si comporterà Matteo, timoroso e un po' tremante.
Ma quando arriva, Matteo non c'è. La valigia e le sue cose sono scomparse con lui.
In compenso è tornata la vecchia signora chiacchierona, che sbadiglia.
Ha visto il ragazzo che c'era seduto lì? la interroga indicando il suo posto vuoto vicino al finestrino.
Quale ragazzo?

(Roberto Paterlini - Cani Randagi)

domenica 14 aprile 2013

Rilassante tensione


Io, che amo la nudità, io che amo il massaggio, desidero un massaggio total body con un massaggiatore nudo (possibilmente prestante come il pornoattore Cody Cummings).
Ho trovato questo video così intrigante che sta accompagnando,ormai da qualche giorno, i miei momenti di piacere personale. La pace e l'eccitazione che mi danno le sole visioni di contatto del corpo sono impagabili.
In questo video che dura quasi 40 minuti, non si vedono baci, pompini, scopate. Solo un massaggio e un cliente rilassato e al tempo stesso eccitato. 
Vi consiglio di fare una ricerca on-line (lo trovate facilmente, il titolo è Cody Cummings massages Donny Wright) ) perchè io non riesco a caricarlo per intero essendo un file pesante da 355 MB giranto in alta risoluzione. Se vi piace Cody e se vi piace il genere vi proporrà momenti di  rilassante "tensione": quella nelle vostre mutande.

Il video presenta l'appuntamento di un cliente (Donny) da un massaggiatore (Cody), il quale spiega la filosofia del massaggio da lui praticato: nudità totale di entrambi i soggetti per lasciar fluire meglio le buone vibrazioni e bla,bla,bla. Ma niente sesso, niente altre pratiche, solo un contatto tra i due corpi.
Il cliente è d'accordo ma...
 









 ...ma come non reagire eccitati a quel lavoro?

Allora chiede se, come strappo alla regola, il massaggiatore non possa sciogliergli almeno la tensione creata, con una buona sega. Il cliente va sempre accontentato e così...



Vi ho caricato per vostra visione solo il lavorio finale. Godetevelo. Io intanto mi cerco un massaggiatore su google.


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